LA DIOCESI DI CAORLE
STORIA E CRONOTASSI VESCOVILE DELLA DIOCESI
DI CAORLE,
SOPPRESSA NEL 1819 CON LA BOLLA "De Salute Dominici gregis"
DI PAPA PIO VII
PER LA MORTE DI ANGELO CASSARINO, DE' DOMENICANI, VACAVA ALLORA LA SEDE VESCOVILE DI CAORLE, DI CUI
LA NOMINA APPARTENEVA AL SENATO, LA INSTITUZIONE AL PONTEFICE. E' CAORLE UN'ISOLA DELLE LAGUNE,
VERSO IL FRIULI, DI CIRCA 6000 ABITANTI, SPARSI IN DIECI VILLAGGI. HA UN VESCOVO, PER DIGNITÀ IL PRIMO
DELLA VENEZIA MARITTIMA E PER RISTRETTEZZA DI CONFINE E PARCITÀ DI RENDITE IL PIÙ MISERABILE DI QUANTI
NE AVEVA LA REPUBBLICA, E PERÒ CONFERITO SOLITAMENTE A' FRATI. ECCITATO IL SARPI AD ASPIRARVI, NE SUPPLICÒ IL COLLEGIO, O VOGLIAM DIRE CONSIGLIO DI STATO, IL QUALE NON MANCÒ DI RACCOMANDARLO A ROMA
NELLA QUALITÀ DI CANDIDATO. MA OFFREDO OFFREDI NUNZIO APOSTOLICO A VENEZIA, VOLENDO INVECE PORTARE IL SUO CONFESSORE FRÀ LODOVICO DE GRIGIS FRANCESCANO, SCRISSE AL PONTEFICE, NON ACCETTASSE FRÀ PAOLO GIÀ AUTORE DI TANTI CONSIGLI E SCRITTURE AL SENATO IN PREGIUDIZIO DEGLI INTERESSI DELLA SANTA SEDE;
CHE NON CREDEVA NELLA FILOSOFIA DI ARISTOTELE E CONSIGLIAVA CHE PER DECRETO PUBBLICO NON FOSSE INSEGNATA NELLA UNIVERSITÀ DI PADOVA SE NON CON CERTE RESTRIZIONI; E CHE NELL'ACCADEMIA DEL MOROSINI NEGAVA L'IMMORTALITÀ DELL'ANIMA: E INTANTO GLI RACCOMANDAVA IL DE GRIGIS, CHE SI EBBE IL VESCOVATO.
IN QUESTO MODO AURELIO ANGELO BIANCHI-GIOVINI, NELLA SUA "BIOGRAFIA DI FRÀ PAOLO SARPI", DESCRIVEVA LA VICENDA
CHE AVEVA PORTATO IL FAMOSO TEOLOGO VISSUTO NEL XVI-XVII SECOLO A CHIEDERE DI ESSERE NOMINATO VESCOVO DI CAORLE.
IL SARPI, INFATTI, COME SI PUÒ INTUIRE DALLA NOTA BIOGRAFICA SOPRA RIPORTATA, ERA VESSATO DA DIVERSE ANGHERIE
CHE AVEVANO PORTATO ANCHE AD UN TENTATIVO DI OMICIDIO NEI SUOI CONFRONTI. PENSAVA, DIVENENDO VESCOVO DI CAORLE,
DI POTER ESSERE LASCIATO TRANQUILLO E AI SUOI STUDI, ESILIANDOSI IN UN'ISOLA PERIFIERICA DEL DOGADO VENEZIANO
E PERTANTO FUORI DAI GIOCHI POLITICI DELLA VENEZIA BAROCCA. E' INTERESSANTE LA DOVIZIA DI PARTICOLARI CHE L'AUTORE USA PER DESCRIVERE COME LA DIOCESI CAPRULANA ERA CONOSCIUTA NEL '600: DICE INFATTI CHE LA SEDE VESCOVILE DI CAORLE ERA
LA PRIMA "PER DIGNITÀ" DI TUTTA LA VENEZIA MARITTIMA, GIUDIZIO SU CUI CONCORDANO DIVERSI STORICI (TRA CUI L'UGHELLI
ED IL BOTTANI) A MOTIVO DELLA SUA ANTICHITÀ E LA DATA CHE TUTTI RIPORTANO È IL 598. MA, ALLO STESSO TEMPO ERA ANCHE
LA PIÙ MISERABILE DI TUTTA LA SERENISSIMA, PER LA RISTRETTEZZA DEL TERRITORIO E LA SCARSITÀ DELLE RENDITE ECONOMICHE;
E ANNOTA ANCHE CHE, PROPRIO PER QUESTI MOTIVI, MOLTI DEI SUOI VESCOVI ERANO FRATI (DOMENICANI E FRANCESCANI
IN PARTICOLARE, COME SI VEDRÀ DALLA CRONOTASSI), A CAUSA DEL LORO VOTO DI POVERTÀ. IL BIANCHI-GIOVINI CONCLUDE RACCONTANDO CHE AL SARPI FU PREFERITO FRÀ LODOVICO DE GRIGIS, CHE ERA CONFESSORE DEL NUNZIO APOSTOLICO A VENEZIA.
LE ORIGINI DEL VESCOVADO CAORLOTTO SONO ANCOR OGGI INCERTE; MOLTI STORICI DEL PASSATO CONCORDANO NEL FATTO CHE
LA PRIMA NOTIZIA CIRCA LA PRESENZA DI UN VESCOVO INSEDIATO A CAORLE DEBBA ESSERE RICONDOTTA AD UNO SCAMBIO EPISTOLARE TRA PAPA SAN GREGORIO MAGNO, L'ESARCA DI RAVENNA CALLINICO E L'ARCIVESCOVO MARINIANO,
VERSO LA FINE DEL VI SECOLO. IN PARTICOLARE, NELLA LETTERA DEL PONTEFICE DATATA 598, SI LEGGE UNA TOPONOMASTICA
CHE CONDURREBBE PROPRIO A CAORLE. IL PROBLEMA ERA STATO CREATO DAL VESCOVO GIOVANNI, "UNGARO DI NASCITA
OSSIA DELLE PANNONIE" (TRINO BOTTANI, SAGGIO DI STORIA DELLA CITTÀ DI CAORLE, 1812), CHE ERA STATO SCACCIATO DAI FEDELI DELLA SUA DIOCESI, L'INSULA CAPRITANA, IN QUANTO SCISMATICO E SI ERA RIFUGIATO NEL CASTELLO DI NOVA.
IL PAPA ESORTAVA, DUNQUE, I SUOI INTERLOCUTORI AFFINCHÉ IL VESCOVO SCISMATICO FOSSE RIPORTATO NELLA RETTA DOTTRINA O, ALTRIMENTI, SI PROVVEDESSE ALLA NOMINA DI UN ALTRO VESCOVO. MOLTI STORICI DEL PASSATO CONCORDANO CHE CON
INSULA CAPRITANA IL PAPA INTENDESSE PROPRIO CAORLE, IL CUI NOME ANTICO È CAPRULAE, MENTRE LA CITTÀ DI NOVA SAREBBE
LA VICINA CITTANOVA ERACLIANA, CHE FU IN ANTICHITÀ SEDE DEI DOGI DI VENEZIA. ALL'INIZIO DEL XX SECOLO
QUESTA INTERPRETAZIONE FU PERÒ MESSA IN DISCUSSIONE, ASSERENDO CHE LA DENOMINAZIONE DI INSULA CAPRITANA FOSSE RIFERITA A CAPODISTRIA, CHE NEL DIPLOMA DI OTTONE II IDENTIFICA LA CITTÀ DI GIUSTINOPOLI (CAPODISTRIA) CON L'APPELLATIVO DI CAPRAS; INOLTRE, QUASI PER UN CASO FORTUITO, ANCHE NELL'AMBITO DI CAPODISTRIA ESISTE UNA CITTANOVA (PER L'APPUNTO CITTANOVA D'ISTRIA) CHE SAREBBE IDENTIFICABILE CON IL CASTELLO DI NOVAE. A QUESTO EQUIVOCO SI GIUNGEREBBE ANCHE
PER IL FATTO CHE PAPA SAN GREGORIO MAGNO INDIVIDUA COME PROVINCIA D'ISTRIA TUTTA LA FASCIA DELLA VENEZIA MARITTIMA; INFATTI, COME FA NOTARE GIORGIO FEDALTO NEI SUOI "STUDI CAORLESI", IL PONTEFICE INDICAVA COME APPARTENENTE
ALLA PROVINCIA ISTRIANA IL VESCOVO DI ALTINO, CHE NON HA NULLA A CHE FARE CON LA PENISOLA SLAVA. RIMANENDO, QUINDI, FEDELI ALL'INTERPRETAZIONE STORICA TRADIZIONALE, È FACILE INDIVIDUARE IL VESCOVO GIOVANNI COME UN VESCOVO CONCORDIESE DI ORIGINE LONGOBARDA (COME GIUSTIFICA LA SUA PROVENIENZA DALLE PANNONIE) RIFUGIATOSI A CAORLE
AL TEMPO DELLO SCISMA DEI TRE CAPITOLI; DA QUI SI CAPISCE PERCHÉ IL VESCOVO SAREBBE STATO SCISMATICO, IN QUANTO ADERENTE ALLO SCISMA CUI FACEVA PARTE LA CHIESA DI AQUILEIA. CONFORMEMENTE A QUESTA INTERPRETAZIONE, SI CAPISCE
COME IL VESCOVADO DI CAORLE SIA STATO SANCITO DA UN ATTO FIRMATO DAL PATRIARCA DI GRADO ELIA, IL QUALE
AVREBBE ORDINATO PURE LA COSTRUZIONE DI UNA CATTEDRALE DEDICATA A SANTO STEFANO. SECONDO LA TEORIA CHE INDIVIDUA L'INSULA CAPRITANA CON CAPODISTRIA, IL PROBLEMA PRINCIPALE SORGE DAL FATTO CHE LE PRIME NOTIZIE PIÙ CERTE SUI VESCOVI
DI CAORLE RISALGONO AL IX SECOLO, CON IL VESCOVO LEONE: TUTTAVIA, SECONDO QUESTA STRADA,
NEMMENO L'IPOTESI CAPODISTRIANA SAREBBE PERCORRIBILE, IN QUANTO LE PRIME INFORMAZIONI SU QUELLA DIOCESI
SONO DATATE XII SECOLO; INFINE L'INTERPRETAZIONE "CAORLOTTA" PUÒ TROVARE DEFINITIVA CONFERMA CON LA CRONACA
DELLA PRESENZA DI UN VESCOVO DI CAORLE (PROBABILMENTE LO STESSO GIOVANNI, RIENTRATO DALLO SCISMA) ALLA FIRMA
DI UN ATTO DA PARTE DEL VESCOVO DI CONCORDIA AUGUSTO NEL 599, ANTERIORE, QUINDI, AL IX SECOLO.
DA ALLORA SI SONO SUCCEDUTI SULLA CATTEDRA DI CAORLE CIRCA SESSANTA VESCOVI; DI SEGUITO È RIPORTATA UNA DETTAGLIATA CRONOTASSI: CLICCANDO SUI NOMI DEI VESCOVI È POSSIBILE LEGGERE ALCUNE NOTIZIE CIRCA IL LORO GOVERNO EPISCOPALE.